giovedì 24 febbraio 2011

In barba al produttore...


Non è la prima volta che accade…
Per diverse ragioni la Marocca di Casola è stata oggetto dell’interessamento dell’Università di Pisa ed abbiamo ricevuto anche qualche graditissima visita al Forno in Canoàra da studenti e professori impegnati in progetti di sviluppo rurale, o interessati a conoscere l’esperienza diretta di chi sta costruendo un’economia sul territorio.

Ma che fosse proprio lei ad andarsene all’Università questo non me l’aspettavo!

E’ accaduto martedì 27 ottobre 2009, in occasione del convegno dal titolo “Da Nobis Hodie: il pane e l’uomo”, che si è svolto alle ore 10:00 presso la facoltà di Agraria.
Mi ha contattato qualche giorno prima la dottoressa Monica Patassini, vicedirettore della biblioteca di Agraria, che mi ha chiesto se potessi farle avere qualche Marocca per la degustazione prevista a fine convegno.
Dopo averne ragionato insieme a lei, abbiamo trovato la soluzione migliore: giusto quel martedì mattina mia sorella Anna sarebbe andata a Pisa per incontrare la professoressa con la quale sta preparando la tesi e… quale miglior vettore di lei?
Anna, molto gentilmente ha accettato di farci questo favore ed insieme a lei la Marocca ha attraversato in treno la Garfagnana e dopo un viaggio di due ore è arrivata a Pisa.
Alla stazione ad attenderla un membro dell’Università che in bicicletta, come si usa a Pisa, l’ha accompagnata in facoltà…
Subito il giorno seguente, la dottoressa Patassini, che ringrazio per l’interessamento nei miei confronti e della Marocca, mi ha chiamato per raccontarmi del convegno.
Molti gli argomenti trattati: L’agronomia e il pane; Le farine; La tecnologia della panificazione; Varietà e qualità dei pani della tradizione regionale italiana: un patrimonio da tutelare e promuovere.
Ha partecipato moltissima gente, oltre 150 persone, e la degustazione con la marocca… il solito furore…
Mi ha raccontato Monica che non ha fatto neppure in tempo ad assaggiarla: i crostini col lardo, fulminati, e l’unica Marocca rimasta intera, in esposizione… Rubata!!!
Il furto ha lasciato di stucco Monica e le sue colleghe e colleghi, che sono rimaste con la voglia di Marocca e quindi ci siamo ripromessi che la prossima volta che mia sorella Anna tornerà a Pisa, la avviserò… per portargliene qualcuna.

Così la Marocca di Casola si è fatta la sua giornata in facoltà: ha preso il treno, è andata a lezione. Proprio come facevo io anni fa, prima di dedicarmi a lei, per cui mi sento un po’ preso in giro.
A fine giornata è pure sparita anzitempo. L’avranno proprio rubata?

Se ha ripreso da me… chissà che non si sia stufata di starsene là…


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