giovedì 7 novembre 2013

La "tre giorni" trevana


La tre giorni trevana si è svolta molto positivamente.

Sotto i portici della centralissima piazza Mazzini la Marocca di Casola insieme con ben altri 19 presidi Slow Food provenienti da varie regioni italiane si è presentata al pubblico come quel gustoso biglietto da visita della Lunigiana che è...

Raggiungere Trevi è stato come navigare in un mare di ulivi: distese di ulivi a perdita d'occhio, e per me una di quelle emozioni che solo la natura può regalare, quando l'uomo è capace di dialogare con lei.

Osservando questa armonia il mio pensiero è subito tornato nella mia terra ed ai suoi meravigliosi castagni. Spero profondamente che anche da noi in Lunigiana l'uomo ritrovi l'armonia con la natura che qui regna sovrana ed offre una qualità della vita degna dei riconoscimenti ricevuti dal Conune di Trevi.

Il destino ha poi voluto che, tra le migliaia di persone transitate in piazza, io incontrassi una signora un po' speciale. Si chiama Anna Maria, è una professionista dell' Università di Firenze e qualche anno fa ha lavorato con la provincia di Massa-Carrara svolgendo corsi e studi volti a salvaguardare il castagneto ed a individuare le migliori metodologie per preservarlo e mantenerlo vivo e produttivo.

Anna Maria mi spiega che un' importanza assoluta nella cura del castagneto è rappresentata dalla pulizia e quindi dalla potatura della pianta e dall'inserimento di nuove piante innestate in contrapposizione a quelle selvatiche che sono ormai la maggioranza nel bosco.

Povera Anna Maria... le ho fatto un vero e proprio terzo grado fino a che mi ha promesso che mi spedirà un libro sul quale ha studiato e lavorato e che spiega tutto quello che c'è da fare per lavorare il castagneto.

Questo incontro si è trasformato in un grande stimolo, e sempre più prende vita dentro me la voglia di trasformare Il Forno in Canoàra in un'azienda agricola, incentrata proprio sul recupero dei castagneti, così da poter mettere in pratica, come piace fare a me, tutti gli insegnamenti ed i suggerimenti che persone come Anna Maria mi trasmettono.

Agire è quanto di più utile si possa fare quando si hanno sogni ed obiettivi importanti da realizzare.

È stato un piacevole fine settimana, ho raccolto molti contatti sia tra i produttori che tra i numerosi ristoranti e locali che circondano piazza Mazzini e piazza Garibaldi.

Tornerò presto in Umbria e sono molto felice di averne fatto la conoscenza in questo modo.

Il primo impatto è sempre importante...


 
io ed Anna Maria


Ecco l'elenco dei Pesidi Slow Food presenti:

Umbria

Sedano Nero di Trevi
Fagiolina del Lago Trasimeno
Fava cottora dell'Amerino
Mazzafegato dell'Alta valle del Tevere
Roveja di Civita di Cascia
Cicotto di Grutti


Liguria

Tome di pecora Brigasca

Marche

Mela Rosa dei Monti Sibillini

Lazio

Caciofiore della Campagna Romana
Marzolina


Friuli Venezia Giulia

Aglio di resia
Cipolla di Cavasso e della Val Cosa
Pitina
Pestat di Fagagna
Pan di Sorc
Formadi Frant
Radic di Mont


Piemonte

Piattella Canavesana
Peperone di Capriglio


Toscana

La mitica Marocca di Casola


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