E'
giunta poi l'ora del pranzo, che è stato squisito: preparato dai
cuochi di locali di grande qualità, tra cui l'Osteria Enoteca
Bacco e la Volpe, dei miei amici Emanuele e Silvia, di
Rosignano, che non vedevo da tempo e con i quali sono rimasto
d'accordo di fare presto una serata presso il loro locale,
presentando la Marocca al pubblico livornese (Silvia mi ha comprato
facilmente, con uno dei suoi menù...).
In
quelle ore al tavolino ho potuto conoscere giornalisti e membri della
stampa che potranno aiutarmi a far conoscere sempre più il mio
lavoro e i miei progetti; persone che non sapevano nulla di Fabio e
della Marocca e alle quali ho potuto quindi raccontare una bella
storia; e Francesca Moretti, amministratrice
dell'azienda Petra (oltreché all'az. Bellavista, in
Franciacorta), donna di grandissima sensibilità e passione per
l'agricoltura, qualità che l'hanno portata a conseguire risultati
che si sono tradotti nell'ottimo vino rosso che ha deliziato i
commensali.
Infine, un'emozione molto forte è stata la visita della mostra fotografica “Razza Umana” del grande Oliviero Toscani, che ha immortalato volti e prodotti dei presidi Slow Food delle parti più lontane del mondo, oltre a quelli toscani tra cui la Marocca.
Devo
dire che vedere quella bellissima fotografia mi ha riempito di
orgoglio, che voglio girare a tutto il mio territorio di Casola.
Ricordo, quando qualche settimana fa ho spedito la Marocca allo studio del grande Oliviero e mi chiedevo come avrebbe interpretato e presentato quel pane così antico e così ricco di storia.
Di
fronte alla sua foto la mia gioia è esplosa come quella di un
bambino:
ero incontenibile!
Non
so precisamente cosa mi sia successo ma ho provato una gran felicità.
Forse perché quella foto, con quella firma così importante, è
stata come una pacca sulla spalla:
un segnale di essere sulla strada
giusta! Mi sentivo in festa...
Avrei
voluto abbracciare Oliviero per il suo bellissimo lavoro che, anche
se lui non lo sa, per me è stato un vero regalo. Ma l'ho
intercettato solo successivamente, riuscendo a fare una foto insieme.
Inebriato
al cospetto di quell'immagine maestosa non ho potuto non rendermi
partecipe di tale opera e così mi sono immortalato con la foto della
Marocca aggiungendo il mio personalissimo tocco artistico...
Questo
è il frutto della mia estasi di quei minuti...
Poi sono rientrato nella mia veste di giovane produttore eroico che mi ha attribuito Carlin, e ad un atteggiamento più professionale...
Una
giornata memorabile che non scorderò mai.
Qui sono con il grande Oliviero Toscani che tiene in mano la Marocca di Casola
in posa convenzionale...
e questa è la foto che mi ha tanto emozionato
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