martedì 26 novembre 2013

Come immortalare una grande giornata


 
La giornata di domenica 24 Novembre, che ha visto me e la Marocca partecipare all'evento “Cibo, libertà e Umanità” che si è tenuto presso l'azienda vitivinicola Petra” di Suvereto (Livorno) è stata una di quelle giornate che ricaricano a mille le batterie: ascoltare Carlo Petrini parlare equivale ad un autentico pieno di energia. Lui è senza ombra di dubbio la persona che incarna la mia idea di leader, con un carisma travolgente e una modalità comunicativa tanto semplice quanto efficace. Sono felice di averlo potuto incontrare di nuovo (la prima volta fu qualche anno fa durante un suo passaggio in Lunigiana) ed ora attendo con trepidazione le fotografie che il fotografo dell'organizzazione ci ha scattato insieme. Ho avuto il piacere di raccontargli del mio lavoro e dei progressi che sto facendo con la Marocca e lui mi ha lasciato una bella dedica sul suo nuovo libro “Cibo e Libertà”, che comincerò a leggere nei prossimi giorni.

E' giunta poi l'ora del pranzo, che è stato squisito: preparato dai cuochi di locali di grande qualità, tra cui l'Osteria Enoteca Bacco e la Volpe, dei miei amici Emanuele e Silvia, di Rosignano, che non vedevo da tempo e con i quali sono rimasto d'accordo di fare presto una serata presso il loro locale, presentando la Marocca al pubblico livornese (Silvia mi ha comprato facilmente, con uno dei suoi menù...).

In quelle ore al tavolino ho potuto conoscere giornalisti e membri della stampa che potranno aiutarmi a far conoscere sempre più il mio lavoro e i miei progetti; persone che non sapevano nulla di Fabio e della Marocca e alle quali ho potuto quindi raccontare una bella storia; e Francesca Moretti, amministratrice dell'azienda Petra (oltreché all'az. Bellavista, in Franciacorta), donna di grandissima sensibilità e passione per l'agricoltura, qualità che l'hanno portata a conseguire risultati che si sono tradotti nell'ottimo vino rosso che ha deliziato i commensali.


Infine, un'emozione molto forte è stata la visita della mostra fotografica “Razza Umana” del grande Oliviero Toscani, che ha immortalato volti e prodotti dei presidi Slow Food delle parti più lontane del mondo, oltre a quelli toscani tra cui la Marocca.

Devo dire che vedere quella bellissima fotografia mi ha riempito di orgoglio, che voglio girare a tutto il mio territorio di Casola.

Ricordo, quando qualche settimana fa ho spedito la Marocca allo studio del grande Oliviero e mi chiedevo come avrebbe interpretato e presentato quel pane così antico e così ricco di storia.

Di fronte alla sua foto la mia gioia è esplosa come quella di un bambino:
ero incontenibile!

Non so precisamente cosa mi sia successo ma ho provato una gran felicità. Forse perché quella foto, con quella firma così importante, è stata come una pacca sulla spalla:
un segnale di essere sulla strada giusta! Mi sentivo in festa...

Avrei voluto abbracciare Oliviero per il suo bellissimo lavoro che, anche se lui non lo sa, per me è stato un vero regalo. Ma l'ho intercettato solo successivamente, riuscendo a fare una foto insieme.

Inebriato al cospetto di quell'immagine maestosa non ho potuto non rendermi partecipe di tale opera e così mi sono immortalato con la foto della Marocca aggiungendo il mio personalissimo tocco artistico...



Questo è il frutto della mia estasi di quei minuti...
 
 

 
 

 
l'espressività evidenzia tutta la mia gioia.


Poi sono rientrato nella mia veste di giovane produttore eroico che mi ha attribuito Carlin, e ad un atteggiamento più professionale...

 
Una giornata memorabile che non scorderò mai.
 
 
 


Qui sono con il grande Oliviero Toscani che tiene in mano la Marocca di Casola


 
in posa convenzionale...
 
 
 e questa è la foto che mi ha tanto emozionato

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