martedì 12 novembre 2013

Ho fatto 31


Ore 19:00  di domenica 3 novembre.

Attendo che l'evento umbro di FESTIVOL mi riservi ancora qualche soddisfazione e per questo mi trovo in piazza con tante altre persone ad aspettare che i bambini estraggano i numeri della lotteria organizzata, il cui primo premio è un auto a metano con la quale avevo già preventivato di fare un rientro ecologico a Regnano.

Avevo fatto 30 grazie ai tanti successi e agli apprezzamenti ricevuti e speravo nel 31 ma, ahimè, non sono stato io il fortunato vincitore.

Trascorro qualche minuto a litigare con la sorte avversa dopodiché, ripreso il controllo dei miei pensieri torno propositivo e comincio a pensare a cosa avrei potuto ancora fare per aggiungere un altro buon risultato al week end.

In realtà, già prima di partire sapevo che ci sarebbe stato qualcosa da fare che sarebbe stato più importante dell'esito dell'intera manifestazione:  si trattava di una visita.

Da tempo infatti ho il piacere di relazionarmi con uno dei ristoranti più prestigiosi di Perugia: La Lumera, da sempre un locale molto titolato che anche quest'anno è inserito nella guida Slow Food “Osterie d'Italia”.

Per questo contatto importantissimo devo ringraziare Edmondo Colliva, un grandissimo imprenditore italiano nonché fiduciario di una condotta Slow Food molto attiva, quella di Sarzana (La Spezia).

Edmondo, che mi vuole bene e sostiene da sempre me e la Marocca, durante una delle sue trasferte lavorative in Umbria ha parlato di noi ai proprietari del locale, Roberto e Antonio, promuovendoci con l'entusiasmo che sa mettere in tutto ciò che fa.

E lui stesso si adopera per spedire loro la Marocca in omaggio.

E' così che, pochi giorni dopo, ricevo la telefonata di Roberto che mi dice di averla apprezzato molto e che è interessato ad inserirla nel loro menù.

Ne resto molto felice e mi adopero per soddisfare il prima possibile la richiesta di Roberto.

Devo ammettere che a volte mi capita ancora di trovarmi un po' impreparato, specie quando a darmi una mano sono veri e propri vulcani come Edmondo, capace di creare contatti e opportunità come solo i grandi imprenditori sanno fare. E dunque ho fatto un po' aspettare Roberto e Antonio, in quanto sto ancora perfezionando il confezionamento della Marocca e lavorando sul nuovo listino.

Ma, per presentarmi all'altezza della situazione, ho pensato che sarebbe stata un'iniziativa intelligente fare loro visita in occasione della mia trasferta nella loro bella città.

Ecco perché, smaltito il disappunto per l'esito della lotteria, ho deciso di visitare La Lumera, che distava soltanto una ventina di chilometri, oltretutto sulla strada del ritorno.

Oltretutto proprio per l'ora di cena...


Seguendo le indicazioni del navigatore raggiungo rapidamente il ristorante.

Entro, e quello che mi si presenta davanti è un bellissimo locale, arredato con un forte riferimento alla cultura del luogo, con fotografie in bianco e nero alle pareti: immagini di vita e scenari che richiamano tempi passati, che raccontano la storia di questi posti.

Ad accogliermi è Antonio. Ci presentiamo ed è ben contento di rivedere la Marocca di Casola...


Mi fermo a cena e tra un piatto, l'altro, ed un buon bicchiere di vino (la Lumera vanta anche un'ottima cantina) facciamo quattro chiacchiere e siamo subito in sintonia: Antonio, che è un po' più giovane di me, 30 anni contro 32, ha una bellissima energia e devo dire con gran piacere che inizia a capitarmi sempre più spesso di relazionarmi con altri giovani che come me hanno intrapreso iniziative in linea con il concetto di qualità ed i valori della tradizionalità.

Antonio mi ha confidato, da ristoratore, che è un po' faticoso reperire i prodotti di nicchia che loro cercano di avere nei menù, perché spesso i produttori si rivelano piuttosto carenti per quanto riguarda l'attenzione all'aspetto commerciale.

Mi rendo conto: da produttore vero so che tendiamo a concentrare energia e passione nel realizzare i capolavori gastronomici-culturali che manteniamo vivi, ma non posso fare a meno di condividere il suo pensiero. Il mio impegno e obiettivo è proprio quello di dare alla Marocca lo sviluppo che merita e quindi so di dover lavorare bene anche sotto l'aspetto commerciale e comunicativo, in modo da presentare il Forno in Canoàra come l'azienda solida e superfunzionale che voglio che sia, ed avere sempre clienti e collaboratori soddisfatti.

Da Antonio ricevo anche ottimi consigli su certe modalità di confezionamento, e riesco così a comprendere le sue esigenze e le caratteristiche che per lui deve avere e mantenere un prodotto per poterlo utilizzare e proporre al meglio. Fino ad ora avevo ascoltato tecnici dell'alimentazione molto in gamba ed affinato l'impasto con veri maestri panificatori ma non avevo ancora considerato il punto di vista del ristoratore, cioè di colui che fa conoscere in modo squisito il prodotto, portandolo in tavola.

Questa sarebbe stata una mancanza imperdonabile, per fortuna scongiurata.

E come ci siamo detti prima di salutarci, noi che crediamo in quello che facciamo, proponendo prodotti e piatti che non sono solo pietanze ma che raccontano anche storie, storia e cultura, dobbiamo lavorare insieme.

Alla fine sono riuscito a fare 31.

Anzi, 32!!! Considerato che ho cenato benissimo, con un antipasto di presidi Slow Food tra cui crostino di Marocca di Casola con Biroldo della Garfagnana ed un piatto di ravioli ai porcini degni del sottobosco lunigianese.

Ed ho pure strappato un prezzo eccellente.


Credo proprio che con la Lumera la Marocca di Casola si sia prenotata un posto a tavola nella bella Umbria...






Eccomi con Antonio



ed ecco uno dei menù che si possono apprezzare a la Lumera




         
           
MENU' DEL GIORNO

Antipasti:

Degustazione presidi Slow Food €     12,00 euro
(Biroldo della Garfagnana sulla Marocca di Casola, Farrecchiata, Pitina di capra,
Puzzone di Moena, Mortadella naturale di Bologna grigliata, Fagiolina del Trasimeno)

Lingua di bue salmistrata in salsa verde €     8,50 euro

Parmigiana di sedano nero di Trevi(presidio slow-food) €     7,00 euro


Primi:               

              

Pappardelle al ragù di capriolo €     10,00 euro

Strascinati di grano saraceno con carciofi e Speck della Valle Isarco €     9,50 euro

Secondi:               

          
Capocollo di maiale arrosto farcito con castagne e verze con patate €    14,00 euro

Polpi alla griglia con patate (solo fresco quando disponibile) €    14,00 euro

    
E per saperne di più








 

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