E' successo qualche mese fa...
Ometto di citare il nome e luogo della
fiera dove tutto questo è accaduto in quanto nonostante si tratti di
un evento di buon livello, al quale io e la Marocca già negli anni
scorsi avevamo partecipato con successo, mi viene una gran voglia
irrazionale di parlarne male, anche se, tutto sommato si è rivelata
per me un'esperienza senza dubbio molto educativa.
Un' esperienza che ho acquisito ad un
certo prezzo...
Rispetto ai tanti appuntamenti che
vedono me e la Marocca percorrere centinaia di chilometri, questa
volta siamo rimasti nel territorio regionale.
E devo ammettere che proprio per questo
motivo nel corso della settimana, in vista del week end, mi sono un
po' rilassato. Un po' troppo...
Del resto conoscevo la tipologia
dell'evento, l'afflusso di pubblico previsto, il contesto in cui mi
sarei trovato. Insomma, con un po' troppa leggerezza ho lasciato che
il fine settimana si avvicinasse, senza preoccuparmi di alzare il
telefono per chiedere qualche informazione in più, limitandomi a confermare la partecipazione e l'orario di
arrivo previsto, intorno alle ore 15 del sabato pomeriggio.
Arriva la mattina del sabato e, fresco
e riposato, comincio a caricare il mitico belva 3, il pulmino che
porta in giro la Marocca di Casola. Mi aspetto due giorni fatti di
piacevolissime chiacchiere con tante persone, il solito grande
successo della Marocca, che viene sempre apprezzata dal pubblico di
tutte le età ed un riscontro economico giusto, col quale fare
rientro al Forno in Canoara la domenica sera.
Pronto per partire, saluto la mia
famiglia, il mio cane Ringo, che resta di guardia al Forno e via...
Un'oretta di viaggio ed eccomi arrivato
nel cuore della Toscana, pronto per iniziare il mio lavoro con il
solito sorriso e quella energia elettrizzante che mi prende ogni
volta che sto per mettere in discussione la mia scommessa
imprenditoriale.
Come sempre, ora tutto dipende dalla
qualità della marocca e dalla mia voglia di vendere fino all'ultima
pagnotta.
Tutto come al solito quindi , anche se
ancora non avevo fatto i conti con la sufficienza con cui avevo
organizzato la mia partecipazione alla manifestazione e che presto
avrebbe mostrato i suoi effetti.
Parcheggio temporaneamente il pulmino
sulla strada, di fronte alle transenne che bloccano l'accesso ai
mezzi e mi reco laddove si trovano i gazebi per prendere rapidamente
posto, ma scambiando due parole con gli altri espositori mi rendo
conto che non sapevano un granchè del mio arrivo e neppure dove si
trovasse lo stand della Marocca. Immediatamente telefono
all'organizzazione ma non riesco a mettermi in contatto con il
referente, sicuramente indaffarato tra mille faccende.
Quindi comincio la sua ricerca
avventurandomi per la fiera, che scopro essere cresciuta rispetto
agli anni precedenti: ogni piazza ospita stand e padiglioni ricchi
delle migliori prelibatezze regionali e non, e passeggiando incontro
tanti amici e colleghi produttori con i quali mi intrattengo per un
po'. Questi mi manifestano una grande fiducia per l'esito della
manifestazione, peccato però per i costi di partecipazione!!!
Quali costi??? dico io.
Ecco che la mia scarsa organzzazione
iniziava a dare i suoi frutti amari: non mi ero preoccupato di
informarmi se, nel corso di questi anni, qualcosa fosse cambiato
rispetto ai miei ricordi ai quali mi ero affidato.
Scopro così che il costo della zona
dove ci troviamo io e la Marocca è legato all'occupazione del suolo
pubblico, e cioè 30 euro.
Pazienza mi dico, ci sta... il suolo
pubblico si paga un po' ovunque e se proprio avessi voluto
risparmiare questa somma avrei dovuto preoccuparmene prima e cercare
di farmi ospitare.
Individuata la mia postazione, con
sorpresa non trovo un tavolino davanti a me. Eppure ricordavo
chiaramente che l'ultima volta il tavolo c'era: un tavolo e ben due
sedie! Un po' seccato mi reco nuovamente dall'organizzazione e
domando chi avesse preso il mio tavolo, ma la risposta che ricevo è
che l'associazione dei produttori aveva deliberato che quest'anno
ciascuno avrebbe provveduto autonomamente, evitando il costo
aggiuntivo di questo servizio comunale,
ma niente paura! C'è sempre
la possibilità di noleggiarli!
Comincio a rabbuiarmi un pochettino al
chè, chi di dovere giustamente mi dice: ma scusa, non hai letto le
e-mail?
Le e-mail... Sì, forse una... Il
solito regolamento delle fiere, orari di allestimento, sanzioni per
eventuali comportamenti scorretti. Le altre mi devono essere
sfuggite...
Prendo il tavolo ed aggiungo alla mia
spesa non preventivata altri 5 euro.
Pazienza dico... Colpa mia che non ho
letto tutte le e mail.
Bene! A questo punto non resta che
allestire il banco, riempire la “paniera” con le Marocche e
dirigermi verso il pulmino per portarlo nel parcheggio per gli
espositori.
Per fortuna becco il vigile proprio
nella strada dove era momentaneamente parcheggiato il belva 3 e,
indicandoglielo, gli chiedo dove devo parcheggiarlo.
Lui, girandosi mi dice: “ah... il
pulmino a cui ho dovuto fare la multa... ”
In effetti, era un po' che girottolavo
per la città ed ora il mio pulmino era rimasto l'unico fermo in
sosta sulla strada mentre tutti gli altri nel frattempo si erano già
belli e parcheggiati al posto giusto.
Provo, con la faccia tosta e la
delicatezza che si conviene in questi casi, a farmi togliere la
contravvenzione ma quattordici anni di patente mi hanno insegnato dove
esistono margini per intenerire gli ufficiali e questo è uno di
quelli irremovibili.
Prendo il mio foglietto rosa posto
sotto il tergicristallo e aggiungo 29,50 euro alla lista dei
“Pazienza”
Conduco il pulmino al parcheggio, che
non è più quello espositori che è pieno, ma bensì quello a
qualche km di distanza, e salgo sul bus navetta che mi riconduce in
centro.
Mi rendo conto di essere un po' nervoso: avevo ormai perso minuti preziosi per la vendita e mi sembrava una di quelle
circostanze storte al quale fare buon viso ed attendere che qualcosa
cambi.
Intanto scende la sera e c'è ancora
qualcosa di cui mi devo occupare: dove dormire!
Sapevo che nelle vicinanze si trova un
piccolo convento che offre la possibilità di pernottare con poco più
di venti euro. Lo raggiungo ma scopro che è al completo perché
pieno di studenti.
Che bella cosa mi dico, tanta gioventù
in un luogo spirituale.
Non resta che trovare un'altra
sistemazione.
Ho spesso fatto sacrifici in tal senso,
a volte ho dormito perfino in pulmino per risparmiare qualcosina nei
momenti di difficoltà, non mi vergogno a confessarlo.
Ma considerato che insieme a me c'è
una meravigliosa ragazza che ha deciso di farmi compagnia non potevo
certo optare per questa soluzione.
Con una certa urgenza, viste le tenebre
che calano, continuiamo la ricerca e troviamo un hotel poco lontano:
completo; il b&b poco fuori, ma al telefono non risponde nessuno.
Resta solo il 4 stelle fighissimo che
dà sulla vallata che, per fortuna, ha ancora una stanza.
Un domani, lavorando con criterio e
impegno chissà quanti begli hotel del genere potranno ospitarmi nei
miei viaggi con la Marocca. Ora tuttavia ancora non posso
permettermeli ma, guardando gli occhi di lei, che brillano di fronte
a tanta bellezza mi dico:
“e che cavolo Fabio,
dai! Per una volta! Guarda com'è contenta!”
E così prendo la camera e saliamo.
Durante il tragitto in ascensore non riesco a fare a meno di
chiedermi quanto avrei dovuto pagare l'indomani mattina per quel
piccolo lusso.
Il mio dubbio si dissipa in pochi
attimi, quando cioè, richiudendo dietro di me la porta della
bellissima stanza, leggo sul cartello che vi è affisso il costo
per una notte.
Stramazzo sul letto che per fortuna era
subito alle mie spalle e questa volta non riesco più a dire
pazienza:
130 euro!
Comincio a prendermela con la sorte,
con le persone, con tutto all'infuori di me anche se so benissimo che
la colpa di tutto questo spendere è solo mia.
È stata la mia disorganizzazione a
trasformarsi in tutti questi costi in più.
Faccio un rapido conto e mi accorgo che
tutti questi costi sbilanciavano pesantemente le mie aspettative di
reddito del fine settimana. Il sabato era praticamente trascorso e
non restava che sperare nel grande successo domenicale della Marocca
per limitare i danni.
E infatti per fortuna è così...
La domenica si rivela un successo di
pubblico, successo questo sì, in linea coi miei ricordi: tantissima
gente, un pubblico molto attento ai prodotti tipici come è da sempre
quello toscano.
Trovo anche un paio di contatti molto
interessanti che, come dico sempre, valgono più della fiera stessa
in quanto il futuro della Marocca risiede proprio nell'essere
presente nei migliori locali di tutta Italia.
E quindi, alla fine, posso solo fare un
“mea culpa” per gli errori commessi.
Non sono mai andato molto d'accordo con
l'organizzazione e il fatto che molti mi reputino un'artista per
quello che la mia immaginazione ha sviluppato in questi anni e che
quindi abbia una predilezione per un emisfero cerebrale piuttosto che
l'altro non può essere una scusa.
Finché non si diventa adulti la
disorganizzazione o la sufficienza si pagano in modo diverso, forse
più indolore all'apparenza: voti poco buoni a scuola, l'etichetta di
persona sbadata o spensierata ecc.
Ma quando si è adulti, nel mondo del
lavoro, la disorganizzazione e la leggerezza si traducono in un prezzo
reale in termini di denaro.
L'ho provato spesso sulla mia pelle a
mie spese ma questa volta, forse, è l'ultima...